Stefano Pioli

Allenatore di calcio e calciatore italiano (1965-)

Stefano Pioli (Parma, 20 ottobre 1965) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, tecnico del Milan.

Stefano Pioli
Pioli nel 2015
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza183[1] cm
Peso76[1] kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
SquadraMilan
Termine carriera1999 - giocatore
Carriera
Giovanili
1979-1982Parma
Squadre di club1
1982-1984Parma42 (1)
1984-1987Juventus35 (0)
1987-1989Verona42 (0)
1989-1995Fiorentina154 (1)
1995-1996Padova4 (0)
1996-1997Pistoiese14 (1)[2]
1997-1998Fiorenzuola21 (0)
1998-1999Colorno20 (3)
Nazionale
1985-1987Bandiera dell'Italia Italia U-215 (0)
Carriera da allenatore
1999-2001BolognaAllievi Naz.
2001-2002BolognaPrimavera
2002-2003ChievoPrimavera
2003-2004Salernitana
2004-2006Modena
2006-2007Parma
2007-2008Grosseto
2008-2009Piacenza
2009-2010Sassuolo
2010-2011Chievo
2011Palermo
2011-2014Bologna
2014-2016Lazio
2016-2017Inter
2017-2019Fiorentina
2019-Milan
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 9 ottobre 2019

Da calciatore ha raggiunto i maggiori successi vestendo la maglia della Juventus, per la quale giocò dal 1984 al 1987 vincendo la Supercoppa UEFA 1984, la Serie A 1985-1986, la Coppa dei Campioni 1984-1985 e la Coppa Intercontinentale 1985; vinse anche la Serie C1 1983-1984 col Parma e la Serie B 1993-1994 con la Fiorentina.

Da allenatore ha vinto la Serie A 2021-2022 con il Milan; ha inoltre raggiunto le finali di Coppa Italia 2014-2015, Supercoppa italiana 2015 con la Lazio, e di Supercoppa italiana 2022 con il Milan, squadra quest'ultima con cui ha anche raggiunto le semifinali della UEFA Champions League 2022-2023.

Caratteristiche tecnichemodifica

Giocatoremodifica

Difensore che poteva ricoprire tutti i ruoli della retroguardia, rendeva al meglio nella posizione di stopper.[3]

Giovane promessa, la sua carriera è stata tuttavia minata da numerosi e gravi infortuni – tra cui quattro fratture del metatarso (l'ultima delle quali richiese un trapianto osseo), una alla spalla, e altri ai legamenti del ginocchio – che ne hanno precluso l'affermazione ad alti livelli.[4]

Allenatoremodifica

Generalmente utilizza il 4-2-3-1 [5] oppure il 3-5-2,[6][7] coi terzini che partecipano attivamente all'azione d'attacco.[8] Alla Lazio ha spesso utilizzato il 4-3-3.[9] Appassionato di pallacanestro e ciclismo, ha provato, nei limiti del possibile data la differenza tra i due sport, a importare nel calcio qualche accorgimento tipico della palla a spicchi.

Carrieramodifica

Giocatoremodifica

Clubmodifica

Parma e Juventusmodifica
Un giovane Pioli in azione alla Juventus nella stagione 1984-1985

Inizia al Parma, squadra della sua città di cui si è dichiarato tifoso,[10] in cui emerge appena diciottenne:[11] in Emilia gioca 42 gare, segnando la prima delle sue 6 reti in carriera, in 2 stagioni di Serie C1 (1982-1984).

Nel 1984 passa alla Juventus, appena laureatasi campione d'Italia.[12] Debutta maglia bianconera il 22 agosto, nel 6-0 rifilato al Palermo in Coppa Italia,[13] mentre il successivo 19 settembre fa il suo esordio in campo europeo, nella partita di Coppa dei Campioni che la Juventus vince per 4-0 sul terreno dell'Ilves:[14] a 18 anni e 335 giorni è tuttora il calciatore bianconero più giovane ad avere debuttato da titolare nella massima competizione europea per club.[15]

In Piemonte gioca complessivamente 58 partite (35 in Serie A, 13 nella coppa nazionale, 9 nella massima manifestazione continentale e una in Coppa Intercontinentale) e segna un gol, vincendo appena ventenne, pur da rincalzo, la Coppa dei Campioni 1984-1985, la Coppa Intercontinentale 1985 – dove, nella finale contro i sudamericani dell'Argentinos Juniors, a gara in corso si ritrova a sostituire efficacemente il capitano Scirea[16] – e lo scudetto 1985-1986.[17]

Durante il triennio nel capoluogo sabaudo non riesce a confermare appieno le premesse del suo arrivo: l'ultima presenza con la Vecchia Signora è datata 26 aprile 1987, quando scende in campo nel derby della Mole.[18]

Verona e Fiorentinamodifica

Nel 1987 viene ceduto al Verona,[19] dove colleziona 42 presenze in 2 campionati.[20]

Dal 1989 al 1995 veste invece la maglia della Fiorentina, disputando la finale di Coppa UEFA 1989-90 e vincendo il campionato cadetto 1993-94.[21]

Pioli in azione alla Fiorentina nella stagione 1991-1992

Il 6 novembre 1994, durante la partita con il Bari (terminata 2-0 in favore dei viola), a seguito di uno scontro di gioco riporta un arresto cardio-respiratorio che lo costringe ad alcuni giorni di ricovero in ospedale.[22]

Padova, Pistoiese, Fiorenzuola e Colornomodifica

Nel 1995 passa al Padova,[23] dove colleziona una presenza nell'anno in cui la squadra retrocede in Serie B. Nell'annata successiva tra i cadetti gioca 3 partite; a gennaio è ceduto alla Pistoiese e conclude la stagione con 14 presenze, segnando un gol in Serie C1. Nel 1997-1998 gioca ancora in Serie C1 al Fiorenzuola, collezionando 21 presenze. Ha chiuso la carriera a 34 anni nel Colorno giocando con il fratello Leonardo nel Campionato d'Eccellenza Emilia-Romagna 1998-1999 e vincendo la Coppa Italia d'Eccellenza Emilia-Romagna.[24]

In carriera ha totalizzato 202 presenze in Serie A, con una rete in occasione della vittoria esterna della Fiorentina sulla Cremonese il 29 ottobre 1989,[25] 34 presenze in Serie B.

Nazionalemodifica

È stato convocato per 9 volte dalla Nazionale Under-21, scendendo in campo in 5 occasioni dal 1985 al 1987.

Allenatoremodifica

Gli inizi, Salernitana e Modenamodifica

L'avvio è nelle giovanili: 3 stagioni al Bologna (1999-2002), con cui vince il Campionato Allievi Nazionali,[26] e una stagione alla Primavera del Chievo.

A giugno 2003 debutta alla guida di una prima squadra, la Salernitana, in Serie B; inizialmente assunto per guidare i campani in Serie C1, in seguito al Caso Catania il club granata ottenne il ripescaggio in B. L'esordio sulla panchina granata è il 17 agosto 2003, in Salernitana-Napoli 0-0 di Coppa Italia.[27] Guida i campani alla salvezza, e nella stagione successiva allena il Modena: nella prima stagione gli emiliani sfiorano i play-off, nel campionato successivo è esonerato e sostituito da Maurizio Viscidi che, dopo 3 sconfitte consecutive, è esonerato e sostituito da Pioli. Chiude il campionato al 5º posto e la squadra raggiunge i play-off (Cristian Bucchi segna 29 reti in stagione regolare, una ai play-off), venendo eliminata in semifinale dal Mantova (0-0 in casa, 1-1 a Mantova che qualifica i virgiliani grazie alla miglior posizione in classifica).

Parma e Grossetomodifica

Nel giugno 2006 diviene l'allenatore del Parma.[28] Il 10 settembre esordisce da tecnico in A, nella gara che i ducali pareggiano (1-1) sul campo del Torino.[29] 4 giorni più tardi, debutta anche nelle competizioni europee guidando la squadra alla vittoria contro il Rubin in Coppa UEFA.[30] Mentre in campionato i ducali accusano una crisi (tanto che la prima vittoria giunge soltanto a metà ottobre[31]) in Europa – dove hanno un sorteggio abbordabile[32] – raggiungono i sedicesimi di finale.[33][34] Pioli non arriva però a disputare la fase a eliminazione diretta, poiché la grave situazione in campionato ne provoca l'esonero a febbraio:[35] al suo posto, viene ingaggiato Claudio Ranieri.[36]

All'inizio della stagione seguente, passa al Grosseto neopromosso in B.[37] Dopo un avvio negativo riesce a risalire la classifica, centrando la salvezza in anticipo e il tredicesimo posto finale.[38][39]

Piacenza e Sassuolomodifica

L'11 giugno 2008 diventa allenatore del Piacenza.[40] Guida la squadra in Serie B, col quale disputa un buon campionato[41] e raggiunge la salvezza. Il 5 giugno 2009 lascia Piacenza, non trovando accordo con la società circa i piani futuri della squadra.[42]

Il 12 giugno 2009 diventa allenatore del Sassuolo;[43] lo staff che arriva è composto dal viceallenatore Giacomo Murelli e dal collaboratore tecnico Davide Lucarelli.[44][45] Nell'ottima[41] stagione 2009-2010 guida la squadra allo storico 4º posto in Serie B e alla semifinale play-off persa col Torino.

Chievo e Palermomodifica

Il 10 giugno 2010 risolve il contratto al Sassuolo,[45] e si accorda con il Chievo di Luca Campedelli per la stagione 2010-2011, sempre con Murelli e Lucarelli collaboratori.[44] Dopo aver raggiunto la salvezza classificandosi all'undicesimo posto con 46 punti e con la quarta miglior difesa del campionato,[46] il 26 maggio 2011 lascia l'incarico.[47]

Il 2 giugno 2011 diventa allenatore del Palermo,[48] sostituendo Delio Rossi; lo staff che arriva è composto, oltre che da Murelli e Lucarelli, dal preparatore atletico Matteo Osti e dal preparatore dei portieri Graziano Vinti. Il debutto al Palermo è il 28 luglio, nell'andata del 3º turno preliminare d'Europa League allo Stadio Renzo Barbera con gli svizzeri del Thun. Il Palermo però viene eliminato dopo l'1-1 nella gara di ritorno (aveva pareggiato in casa 2-2 all'andata) e così il 31 agosto viene esonerato, dopo solo due mesi alla guida dei rosanero e con il campionato che deve ancora cominciare.[49]

Bolognamodifica

Pioli nel 2012, durante l'esperienza al Bologna

Nell'ottobre 2011, con la Serie A ferma per la sosta internazionale, sostituisce Pierpaolo Bisoli al Bologna.[50] Esordisce contro il Novara, portando i felsinei a ottenere la prima vittoria stagionale (0-2).[51] Imbattuta nelle prime 8 uscite del 2012,[52] la formazione emiliana chiude il torneo al nono posto con 51 punti di cui 50 ottenuti nelle 33 partite nella sua gestione.[53]

Dopo aver raggiunto la salvezza anche nel 2012-13 classificandosi al 13º posto con 44 punti,[54] viene esonerato nel gennaio 2014 dopo aver totalizzato 15 punti in 18 partite, con il Bologna, in quel momento, virtualmente salvo[55]: verrá sostituito da Davide Ballardini, con il quale il club emiliano finirá per retrocedere in Serie B.

Laziomodifica

Il 12 giugno 2014 diventa allenatore della Lazio.[56] Nel corso della stagione, l'11 gennaio 2015 pareggia 2-2 il suo primo derby di Roma. Il successivo 20 maggio disputa la finale di Coppa Italia, persa ai supplementari con la Juventus (1-2).[57] Il 31 dello stesso mese conclude la stagione conquistando il 3º posto in campionato dietro Juventus e Roma; tale risultato permette alla Lazio di tornare in Champions League, seppur ai preliminari, dopo 8 anni dall'ultima partecipazione.[58]

L'8 agosto 2015 perde la Supercoppa italiana contro i campioni d'Italia della Juventus (2-0).[59] Il 26 agosto 2015 inoltre perde il ritorno di Champions League contro il Bayer Leverkusen per 3-0 portando la Lazio all'eliminazione in tale competizione dopo aver vinto la partita di andata per 1-0. Il 3 aprile 2016, in seguito alla pesante sconfitta per 1-4 nel derby, viene esonerato.[60]

Intermodifica

Nel novembre 2016, durante la sosta dei campionati, è ufficializzato il suo ingaggio da parte dell'Inter,[61] sostituendo l'esonerato Frank de Boer. Dopo un breve periodo di assestamento,[62][63][64] i nerazzurri, che avevano sofferto un difficile inizio di stagione, si ricompattano vincendo 9 partite di fila tra campionato e coppe.[65][66][67] Nonostante il buon rendimento, la squadra recupera poco terreno rispetto alle dirette concorrenti: a ciò concorrono, infatti, le battute d'arresto negli scontri diretti con Napoli, Juventus e Roma.[68][69] Anche la rincorsa al quarto posto, parsa in un primo momento fattibile,[70][71] è destinata a naufragare: dalla 29ª alla 35ª giornata la squadra totalizza soltanto 2 punti,[72] incassando al contempo 5 sconfitte.[73][74] Il 9 maggio 2017 la società decide per l'esonero, sostituendolo con Stefano Vecchi;[75] in 23 partite di campionato, il tecnico ha ottenuto 39 punti sui 69 disponibili.[76]

Fiorentinamodifica

Dopo aver rescisso il contratto con l'Inter, il 6 giugno 2017 firma per la Fiorentina andando a sostituire Paulo Sousa.[77] Esordisce con i viola il 20 agosto proprio contro la sua ex squadra (l'Inter), perdendo per 3-0.[78] Perde ancora la giornata dopo per 1-2 in casa contro la Sampdoria. Riesce a trovare la prima vittoria vincendo per 0-5 alla terza giornata contro il Verona. Chiude la sua prima stagione alla Fiorentina ottavo, totalizzando 57 punti in campionato. Il 9 aprile 2019, dopo la sconfitta in casa per 0-1 contro il Frosinone, rassegna le dimissioni, lasciando il club al decimo posto in campionato e in semifinale di Coppa Italia.[79]

Milanmodifica

Stefano Pioli (a destra) nel 2022

Il 9 ottobre 2019, pur tra lo scetticismo della piazza rossonera,[80] viene nominato nuovo tecnico del Milan, in sostituzione dell'esonerato Marco Giampaolo.[81] Debutta il 20 dello stesso mese, in casa contro il Lecce, pareggiando 2-2. Il 21 luglio 2020, in seguito ai buoni risultati ottenuti nella seconda parte di stagione, viene ufficializzato il prolungamento del suo contratto con il club fino al 30 giugno 2022.[82] Chiude il primo campionato al Milan con il sesto posto finale, che vale la qualificazione al secondo turno preliminare di Europa League. In Coppa Italia, invece, i rossoneri vengono eliminati in semifinale dalla Juventus, con il risultato aggregato di 1-1 che premia i bianconeri per la regola dei gol in trasferta.

Comincia la stagione successiva battendo lo Shamrock Rovers[83] e il Bodø/Glimt nelle qualificazioni e il Rio Ave negli spareggi di Europa League, accedendo alla fase a gironi della competizione. In campionato i rossoneri partono con quattro vittorie consecutive (tra cui il derby vinto per 2-1)[84], evento che non si verificava dalla stagione 1995-96 sotto la guida di Fabio Capello. Il 1º novembre 2020, grazie alla vittoria esterna sull'Udinese per 1-2, diventa il primo allenatore della storia del club meneghino capace di guidare la squadra in 13 partite consecutive con almeno due gol segnati.[85][86] Il 6 novembre 2020, uscendo sconfitto contro il Lilla per 0-3 nella terza giornata della fase a gironi dell'Europa League, il Milan perde l'imbattibilità che durava dall'8 marzo 2020.[87] Al termine del girone d'andata, la squadra rossonera si laurea campione d'inverno.[88] Il 23 maggio, grazie alla vittoria per 2-0 contro l'Atalanta, gara valida per l'ultima giornata di campionato, conquista la qualificazione alla Champions League, chiudendo il campionato al secondo posto, con 79 punti totali e il record di vittorie (16) in trasferta.[89] In Europa League invece viene eliminato agli ottavi di finale dal Manchester Utd,[90] mentre la Coppa Italia si conclude ai quarti di finale, contro l'Inter, in seguito alla sconfitta per 2-1.[91]

Inizia la stagione 2021-2022 con tre vittorie e un pareggio nelle prime quattro giornate. Il ritorno in Champions League dopo sette stagioni di assenza si dimostra complicato per i rossoneri, che ottengono solo quattro punti in sei partite, con quattro sconfitte, una vittoria (la partita di ritorno contro l'Atlético Madrid il 24 novembre) e un pareggio. La sconfitta contro il Liverpool (1-2), in particolare, determina l'ultimo posto nel girone e la conseguente eliminazione dalle coppe europee.[92] Il 20 novembre, nel frattempo, il Milan subisce la prima sconfitta in campionato contro la Fiorentina, dopo 17 giornate di imbattibilità. La squadra rossonera chiude il girone d'andata al 2º posto.[93] Il 5 febbraio vince per 2-1 il derby contro l'Inter, accorciando a una lunghezza dai nerazzurri,[94] per poi prendersi la vetta il 13 febbraio successivo dopo la vittoria con la Sampdoria.[95] Nelle ultime sei giornate, i rossoneri ottengono altrettanti successi, laureandosi campione d'Italia;[96] per Pioli si tratta del primo trofeo in carriera da allenatore.[97] In Coppa Italia il Milan è invece eliminato dall'Inter in semifinale.[98] Per via dei successi ottenuti durante l'annata, nel febbraio del 2023 Pioli è stato premiato con la Panchina d'oro dal Settore Tecnico della FIGC.[99][100]

All'inizio della stagione seguente rinnova il proprio contratto coi rossoneri fino al 2025.[101] In campionato, dopo essere usciti dalla lotta per lo scudetto già nei primi mesi del 2023, i meneghini centrano il quarto posto finale, anche grazie alla penalizzazione inflitta alla Juventus dalla giustizia sportiva.[102] In Coppa Italia la squadra è eliminata agli ottavi dal Torino mentre in Supercoppa italiana è battuta dall'Inter.[103] Più soddisfacente è il percorso in Europa: dopo aver riportato il Milan alla fase a eliminazione diretta di Champions League a nove anni di distanza dalla volta precedente,[104] Pioli conduce i rossoneri fino alle semifinali, dove, con un risultato aggregato di 3-0, vengono eliminati dai concittadini dell'Inter.[105]

Statistichemodifica

Presenze e reti nei clubmodifica

StagioneSquadraCampionatoCoppe nazionaliCoppe continentaliAltre coppeTotale
CompPresRetiCompPresRetiCompPresRetiCompPresRetiPresReti
1982-1983 ParmaC1100CI-C10------110
1983-1984C1321CI+CI-C5+00------371
Totale Parma42160----481
1984-1985 JuventusA140CI71CC30SU00241
1985-1986A140CI30CC40Cint+TE1+50270
1986-1987A70CI30CC10---110
Totale Juventus3501318060621
1987-1988 VeronaA100CI30CU10---140
1988-1989A320CI100------420
Totale Verona42013010--560
1989-1990 FiorentinaA261CI30CU100---391
1990-1991A130CI00------130
1991-1992A300CI40------340
1992-1993A310CI30------340
1993-1994B300CI50---CAI40390
1994-1995A240CI60------300
Totale Fiorentina1541210100401891
1995-1996 PadovaA10CI00------10
ago.-nov. 1996B30CI10------40
Totale Padova4010----50
1996-1997 PistoieseC114+2[106]1+0CI-C??------17+1+
1997-1998 FiorenzuolaC1210CI-C??------21+0+
1998-1999 ColornoEcc.203CI-E??------203+
Totale carriera334+6+28+1+19060387+7+

Statistiche da allenatoremodifica

Statistiche aggiornate all'11 febbraio 2024. In grassetto le competizioni vinte.

StagioneSquadraCampionatoCoppe nazionaliCoppe continentaliAltre coppeTotale% VittoriePiazzamento
CompGVNPCompGVNPCompGVNPCompGVNPGVNP%
2003-2004 SalernitanaB46141319CI5212----------5116142131,3717º
2004-2005 ModenaB42161412CI3201----------4518141340,00
2005-2006B39+2[107]17+016+26+0CI1001----------421718740,48Eson., Sub.,
Totale Modena81+233+030+218+04202--------8735322040,23
2006-feb. 2007 ParmaA223613CI4112CU6501-----32971628,13Eson.
set. 2007-2008 GrossetoB39101910CI0000----------3910191025,64Sub., 13º
2008-2009 PiacenzaB42141315CI1001----------4314131632,5610º
2009-2010 SassuoloB42+2[107]18+015+19+1CI3201----------4720161142,55
2010-2011 ChievoA38111314CI3201----------4113131531,7111º
lug.-ago. 2011 PalermoA0000CI0000UEL2020-----2020&&0,00Eson.
ott. 2011-2012 BolognaA3313119CI2101----------3514111040,00Sub., 9º
2012-2013A38111116CI4301----------4214111733,3313º
2013-gen. 2014A18369CI2101----------20461020,00Eson.
Totale Bologna892728348503--------9732283732,99
2014-2015 LazioA3821611CI7511----------452671257,78
2015-apr. 2016A3111911CI2101UCL+UEL2+101+50+41+1SI10014618131539,13Eson.
Totale Lazio6932152296121264210019144202748,35
nov. 2016-mag. 2017 InterA231238CI2101UEL2101-----271431051,85Sub., Eson.
2017-2018 FiorentinaA3816913CI2101----------401791442,50
2018-apr. 2019A318158CI3210----------341016829,41Dimis.
Totale Fiorentina692424215311--------7427252236,49
ott. 2019-2020 MilanA311696CI4220----------351811651,43Sub., 6º
2020-2021A382477CI2011UEL13652-----5330131056,60
2021-2022A382684CI4211UCL6114-----482910960,42
2022-2023A3820108CI1001UCL12534SI10015225131448,08
2023-2024A291955CI2101UCL+UEL6+42+32+02+1-----41257960,98in corso
Totale Milan174105393013544411711131001229127544855,46
Totale carriera738303221214572982063291717200286036124625341,98

Palmarèsmodifica

Giocatoremodifica

Clubmodifica

Competizioni regionalimodifica
Colorno: 1998-1999
Competizioni nazionalimodifica
Parma: 1983-1984 (girone A)
Juventus: 1985-1986
Fiorentina: 1993-1994
Competizioni internazionalimodifica
Juventus: 1984
Juventus: 1984-1985
Juventus: 1985

Allenatoremodifica

Clubmodifica

Competizioni giovanilimodifica
Bologna: 2000-2001
Competizioni nazionalimodifica
Milan: 2021-2022

Individualemodifica

2018
2019
2020
  • Premio "Davide Astori": 1
2021
Miglior allenatore: 2021-2022
Miglior allenatore: 2022
2021-2022

Notemodifica

  1. ^ a b Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 2 (1985-1986), Panini, 14 maggio 2012, p. 37.
  2. ^ 16 (1) se si considerano le presenze dei play-out.
  3. ^ Stefania Miretti, Pioli (portato a Villar Perosa dai genitori) «La Juve a 19 anni è il massimo», in Stampa Sera, 27 luglio 1984, p. 11.
  4. ^ Alessandro De Calò e Sebastiano Vernazza, Questo calcio usa e getta, in La Gazzetta dello Sport, 21 febbraio 1997.
  5. ^ Chievo, Pioli: "Continueremo con il 4-3-1-2" - TUTTOmercatoWEB.com, su archivio.tuttomercatoweb.com. URL consultato il 25 luglio 2023.
  6. ^ Palermo, scelto Pioli per il "modulo"?, su TuttoPalermo.net. URL consultato il 25 luglio 2023.
  7. ^ Paolo Vannini, Corriere dello Sport, 3 giugno 2011.
  8. ^ Palermo, quale sarà il nuovo assetto tattico? Tuttopalermo.net
  9. ^ Stefano Pioli: 433 stretto, su fmprofessional, 11 gennaio 2015. URL consultato il 25 luglio 2023.
  10. ^ Pioli: "Cercato dall'Inter, giocato alla Juve, ma ho sempre tifato Parma" Parmalive.com
  11. ^ Pioli, un miliardo, in La Stampa, 3 aprile 1984, p. 2, sez. Liguria Sport.
  12. ^ La Juventus in raduno senza Boniek e Platini, in la Repubblica, 24 luglio 1984, p. 26.
  13. ^ Licia Granello, Sei reti facili facili per la nuova Juventus, in la Repubblica, 23 agosto 1984, p. 25.
  14. ^ Gianni Mura, La Juve di Coppa piace ma Rossi fa impazzire, in la Repubblica, 20 settembre 1984, p. 14.
  15. ^ Juve, quasi record per Miretti: meglio di lui solo Pioli, su corrieredellosport.it, 6 settembre 2022. URL consultato il 7 settembre 2022.
  16. ^ LA JUVE IN VOLO CI PORTA LA COPPA, in La Stampa, 9 dicembre 1985, p. 1.
  17. ^ Giancarlo Emanuel, "Ma vincerà la mia nemica amatissima", in la Repubblica, 11 aprile 1986, p. 34.
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